Degenerazione maculare senile: dieci fattori di rischio e dieci regole per tenerla sotto controllo
1) Il rischio di degenerazione maculare e di aggravamento della malattia aumentano con l'avanzare dell'età dopo i 55 anni (12% fra i 60 e i 70 anni, 30% intorno ai 75 anni e fino al 60% dopo i 90 anni).
2) Il sesso femminile sembra maggiormente interessato dal problema.
3) La popolazione bianca è più predisposta rispetto alle razze pigmentate.
4) È riconosciuta una certa predisposizione genetica della degenerazione maculare senile (alcuni studi cercano di individuare i geni responsabili di una predisposizione alla malattia o ad una sua particolare manifestazione).
5) Il fumo aumenta il rischio di degenerazione maculare: i fumatori sviluppano la malattia 5 – 10 anni prima dei non fumatori ed hanno un rischio doppio di andare incontro alla forma umida o neovascolare.
6) Anche l’alcol può ridurre la quantità degli antiossidanti presenti nell'organismo e favorire l’insorgenza o lo sviluppo della malattia.
7) L'ipertensione favorisce la forma umida di degenerazione maculare.
8) L'eccessiva esposizione alla luce durante la vita sembra essere un fattore di rischio.
9) Una dieta ricca di grassi e colesterolo è associata ad un maggior rischio di degenerazione maculare.
10) Anche l’obesità è considerata un fattore di rischio.
Retinopatia diabetica
La retinopatia diabetica è un’affezione della retina che colpisce i pazienti affetti da diabete da più di 8 anni, soprattutto i soggetti che non hanno curato bene la malattia generale diabetica. In Italia vi sono più di 3 milioni di diabetici: di questi, circa 2 milioni hanno o avranno lesioni retiniche e fra questi, 2-300.000 potranno avere gravi diminuzioni del visus. La malattia diabetica è sempre più frequente, soprattutto in ragione delle modifiche dello stile di vita e dell’alimentazione. Nei Paesi in via di sviluppo vi è un’epidemia di diabete ed un aumento della retinopatia diabetica dovuta proprio alle modifiche dell’alimentazione.
La fluorangiografia, autofluorescenza ed OCT permettono di avere una documentazione precisa delle alterazioni e di dirigere con precisione il trattamento.
Quando andare dall'oculista
- Se il diabete esordisce prima dei 20 anni il primo controllo è sufficiente dopo 2 anni. Negli altri casi, il controllo va eseguito al momento della diagnosi.
- Per i controlli successivi una visita annuale è in genere sufficiente, in quanto i danni progrediscono lentamente.
- In presenza di malattie acute sono raccomandate visite più frequenti.
- Le donne diabetiche in stato di gravidanza dovrebbero fare una visita durante il primo trimestre, dato che la retinopatia può avanzare rapidamente.
- Una volta diagnosticata una retinopatia diabetica, lo specialista indicherà la scadenza più opportuna per il controllo successivo.
- Se è necessario controllare gli occhiali da vista, è importante mantenere un buon compenso glicemico per parecchi giorni prima della visita, in quanto occhiali che vanno bene durante i periodi in cui la glicemia non è controllata potranno non essere idonei per una situazione di buon controllo metabolico.
Il calazio
Il calazio è una infiammazione cronica (è un lipogranuloma) di una o più ghiandole della palpebra superiore od inferiore (ghiandole del Meibomio dal medico tedesco Heinrich Meibom 1638–1700), deputate alla secrezione della componente lipidica del film lacrimale. Ne possediamo circa 70 per occhio: 40 nella palpebra superiore e 30 nella palpebra inferiore.
Trattamento
Il calazio è un’infiammazione cronica benigna che evolve spontaneamente con una risoluzione positiva nel giro di 4-6 settimane nel 40-50% dei casi. La terapia ne può ridurre il decorso e migliorare la sintomatologia, ma è molto importante che i pazienti comprendano il meccanismo patogenetico suddetto e l’importanza di un’accurata igiene del bordo palpebrale e le misure di salute generali (ad esempio, dieta corretta, il riposo, la gestione dello stress,) per mantenere una buona funzione della pelle. Come detto, il calazio può drenare spontaneamente, ma più frequentemente ha un decorso remittente/intermittente con riattivazione dell’infiammazione acuta a distanza di alcune settimane e spesso può recidivare. Se il calazio è piccolo, asintomatico e poco visibile non necessita di terapia specifica.
La terapia medica:
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modificazioni dietetiche, evitare insaccati e cibi ricchi di lipidi, riduzione dell’alcool, evitare o ridurre il caffè, cioccolato e cibi altamente raffinati.
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impacchi con compresse di garza calda (per 15 minuti 2-4 volte al giorno) associati a un massaggio energico verso il bordo palpebrale per favorire il drenaggio della ghiandola ostruita
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detersione del bordo balpebrale con garze medicate
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l’uso di alcune pomate con associazione cortisonico/antibiotica 3-4 volte al dì su consiglio dell’oculista
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Protezione del bulbo oculare limitando l’esposizione UV attraverso l’uso di occhiali da sole e cappelli.